Un uomo cresciuto sul confine tra Italia e Svizzera ha un obiettivo: fare l’insegnate di “scopa”, il gioco di carte più diffuso dell’era moderna. Quali sono le regole per diventare un grande giocatore? E soprattutto… esiste la “partita perfetta”? Per l’improbabile maestro la risposta a questa domanda si nasconde nella grande partita del 3 aprile 1973… Il suo racconto ci porta a scoprire storie di contrabbandieri e finanzieri, briganti gentiluomini e militari in esilio, le loro avventure sul confine tra legale ed illegale, bisogno e desiderio, coraggio e follia, in cui giocare è provare ad andare oltre, è concedersi il diritto di sentirsi degli eroi.
Quando si pensa ad un confine, il più delle volte, si pensa ad una linea… ma per quanto si siano sforzati per cercarla, i protagonisti di questa storia quella linea non l’hanno mai trovata: forse si vede solo da lontano, oppure l’acqua e il tempo l’hanno cancellata… forse non è mai esistita… Quello che resta è la voglia di riscatto, il sentimento di appartenenza a un territorio che va al di là della politica, una domanda: perché di là non si può andare?
Qui nasce la grande storia di un mondo troppo piccolo.
di e con Stefano Beghi
musiche Marco Prestigiacomo
scenografia Jacopo Di Ienno
foto Enzo Michieletto per www.malnate.org
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