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Commenti
Auguro ai miei concittadini di cercare la luce che è dentro ognuno di noi e facciamoci guidare da essa. Ciao
Un sorriso di cuore ai miei concittadini e a chi mi legge.
Roba di jaccarsi i risati.
L'emigrazione dalla terra d'Egitto
Sembra, con gli eventi che giornalmente stanno avvenendo, che nulla sia cambiato. I fenomeni migratori ci sono sempre stati. A partire da 2 milioni di anni fa quando i primi esseri umani dell'Africa orientale iniziarono a spostarsi lentamente verso il nord Africa, Eurasia e Australia. La ricerca del cibo e luoghi dove la terra fertile offriva un'adeguata alimentazione costringeva i primi Austrolopithecu s (la scimmia del sud), a cercare una terra adatta ai loro bisogni.
Il Papiro o come è uso chiamare Bibbia ci parla di un esodo e di una terra promessa facendo di questo evento un mito e una leggenda che potesse durare nel tempo. Si racconta che un certo Mosè guidò il popolo semita verso la terra di Canaan (Palestina), quella che il mito identifica come la Terra Promessa. Mosè Probabilmente non è mai esistito, un suo corrispettivo era già menzionato nei Miti Sumeri, Egiziani, e negli Indiani del Nord America già molti secoli prima della religione ebraica.
Gli storici, non Francesco c., ci dicono che fu uno dei faraoni della terra amata dagli déi (Ta Meri) che promise la terra di Canaan che faceva parte della Mezza Luna fertile al popolo di tradizione e cultura semita. Nel Papiro si racconta che l'esodo durò 40 anni ma questo passo fa parte della legenda. Il numero quaranta ricorre alcune volte nel mito biblico.
Si racconta anche che Mosè per concessione del suo Dio aprì le acque del mare per fare passare il popolo. Gli storici avanzano un'ipotesi, quasi una certezza che l'apertura delle acque avvenne in modo molto diverso e più terreno. Se osservate una carta geografica, il mar Rosso sembra voler penetrare la parte orientale dell'Egitto. A nord, esisteva un corso d'acqua che collegava i due mari Mediterraneo e Mar Rosso. Questo corso d'acqua, che oggi non esiste perché parte del suo letto fa parte del canale di Suez veniva influenzato dalle maree, Si alzava e si abbassava molto.
Chi accompagnava (generalmente funzionari della corte Egiziana o personalità riconosciute dal popolo “Eletto” aspettavano la bassa marea per far passare il popolo da una sponda all'altra. Ovviamente il popolo generalmente incolto non conoscendo i fenomeni terresti e celesti, gridavano al miracolo divino.
Chiudo con una mia ultima informazione.
In Egitto le divinità si facevano nascere gli ultimi cinque giorni dell'anno. Giorni considerati nefasti. Per ingraziarsi le divinità era uso adorare gli dei. Il popolo già prima degli déi inventati, iniziavano a festeggiare con manifestazioni molto simili alle nostre fare feste i SS. Patroni, e le Varie Madonne. La religione cristiana cattolica ha sempre fatto credere che Gesù Cristo è nato il 25 dicembre. Siamo negli ultimi giorni dell'anno, ma con un documento del 1994 la Chiesa “dei poveri e degli ultimi della terra”, ha dovuto riconoscere che questa data non è vera ammettendo che è stata assunta facendo riferimento all'antica tradizione che vi ho testé descritto. La data di nascita è solo un riferimento.
Ora saluto i miei concittadini che hanno avuto la pazienza e curiosità di leggermi, perché dal mese di ottobre sarò impegnato a tenere una serie di lezioni al Unitre di Tradate e forse non avrò tempo di comunicare le mie conoscenze. Ringrazio il sito che mi ha ospitato e auguro a tutti serene e radiose giornate. E perché queste lo diventino, mandate aff...lo le vostre paturnie. E come ha detto il Dalai Lama due cose non si possono fare nella vita: Ieri che è passato e Domani. Che non esiste. Ciao
Divago: nello spazio che oggi è piazza Beccaria un tempo c'era il patibolo, dove il boia eseguiva le sentenze di morte. Il boia nell'eseguire la sentenza doveva essere abile nel posizionare il corpo del reo per eseguire la decapitazione in un colpo solo per evitare di inferirgli più colpi. Dallo slargo si iniziava a percorrere viale Aguggiari.
G.B. Aguggiari che fu un religioso del XVII secolo, ideatore e promotore del Santuario della costruzione del complesso religioso di S. Maria del Monte. Poi si iniziava a percorrere il tratto più tortuoso e faticoso per giungere alla meta. I devoti e pellegrini portavano, ma questo da sempre, alla divinità quello che potevano e a volte di più. I contadini offrivano i prodotti della loro terra e qualche piccolo ovino. Quando la stregoneria era la forma religiosa prevalente, lo stregone del villaggio raccontava ai suoi uditori, paurosi, superstiziosi, timorosi ecc... che il cibo che veniva donato alla divinità lo mangiava lui per conto di dio, e che a dio piaceva molto il profumo della carne arrostita nell'ara. Nella brace il cibo emanava profumi che salivano verso il cielo. Lo stregone mangiava e il popolo convinto di una terra promessa moriva di fame. Oggi nel tempio si usa l'incenso e lo stregone mangia stipendiato e pensionato da tutti noi. Altro che chiesa dei poveri e ultimi della terra. Dove ancora oggi sono presenti santuari o templi religiosi delle madonne nere è risaputo che lì c'era un tempio dedicato a Iside. Sul perché si scelgono i monti, i crinali e i luoghi silenziosi rimando ad un prossimo intervento se non annoio. Quando ho potuto e posso, invito i miei uditori e in questo caso lettori di osservare e non guardare i monumenti che devono essere visitati in silenzio e se è necessario lontani dal gruppo e lasciando la protesi del cervello (cellulare) altrove. Se è possibile e dove è possibile, toccate delicatamente un breve tratto della materia di cui è composto l'edificio o l'opera dell'uomo. Nel farlo la materia, trasmette molto. Pensate al lavoro delle maestranze e a quanti hanno fatto parte all'edificazion e, bambini compresi, e se non conoscete lo stile, il periodo di costruzione non è importante perché la bellezza che apre il vostro cuore e nutre la vostra anima non ne ha bisogno. E se siete colti dall'emozione e i vostri occhi si velano da delicate lacrime avete capito tutto. A chi mi legge e comunque a tutti, donate ogni giorno, uno o più gesti gentili, anche solo tre sorrisi. Fatelo per 21 gg. qualcosa di magico accadrà nel vostro cuore.
“La decisione del Consiglio regionale che ha approvato l’ordine del giorno della maggioranza che delibera. l’inammissibili tà della proposta di referendum abrogativo relativa a tre parti del testo unico delle leggi regionali in materia di sanità ha sollevato numerose reazioni.... ... Si tratta di un affronto nei confronti degli elettori lombardi e dei principi di base della democrazia – dichiarano i rappresentanti del Comitato Promotore, Marco Caldiroli – Medicina Democratica Federica Trapletti CGIL, Vittorio Agnoletto Osservatorio Salute, Massimo Cortesi ARCI, Andrea Villa Acli – Anziché una valutazione giuridica, come previsto dalla l.r. 34/1983, ecc...”
E ora che si fa. Scendiamo in piazza o stiamo a digitare sui social le “lamentazioni”. A proposito cosa sono i social? E una roba per isolare la gente e illuderla di fare e promuovere socialità? E il PD a Malnate cosa farà aspetta ordini dall'alto per mettere quattro manifesti per informare.
Per essere breve. Da secoli si promuove e si rinnova con una scansione non sempre uguale l'Anno Santo o Giubileo. É un anno di rinnovamento di rinascita per la chiesa e per i fedeli che si mostra con ritualità diverse. La chiesa è come se avesse bisogno di rigenerarsi, di non scordarsi di dare vigore alla fede dei credenti. Mi viene da pensare, anche se potrei essere smentito, che la chiesa è stanca è ha la necessità di coinvolgere tutti i suoi fedeli a unirsi e darsi forza. Come sostengo, ma non ho verità, da curioso del nostro passato, l'invenzione delle nuove religioni hanno radici da pratiche, tradizioni e convincimenti delle credenze del passato che nel corso del tempo si sono modificate adeguandosi alle nuove conoscenze che il popolo fa proprie. La chiesa si adegua nel tempo. Ciò che valeva un tempo, oggi non vale più. Il potere religioso con le sue manifestazioni si adegua al potere economico e culturale. La religione cristiana cattolica ha fatto proprie da sempre (potrei essere smentito) quanto già esistente nelle credenze religiose dell'antico Egitto e non solo.
Anno giubilare egiziano
La festa del Sed
(Giubileo)
La Festa del Sed, è una cerimonia di rigenerazione.
Si compie generalmente ogni 30 anni (anno giubilare).
Gli déi dei Setap o Nomoi (provincie), rappresentai dai sacerdoti, si riuniscono attorno alla figura del Faraone per ridargli forza e vigore (energia).
Gli egiziani sono convinti e credono che l’energia del sovrano si esaurisca dopo un certo numero di anni di regno.
Il Faraone, rivivificato dagli déi, manifesta la sua ritrovata potenza e la sua attitudine a governare correndo in competizione con il toro sacro.
Anche il popolo partecipava a questa rigenerazione di Sua Santità e Divinità del Faraone con pellegrinaggi, feste locali con l'adorazione degli déi del posto.
PS. Cristo che significa Unto fu, per quello che apprendo leggendo e forse studiando, un Grande Maestro che promosse, anche se il termine è impreciso, un nuovo ordine sociale e religioso. Mi stavo chiedendo, detto questo, quando una donna che incontra un uomo l'unge? Vi sarei grato se mi rispondete.
Intanto auguro ai miei concittadini giornate di splendore nel cuore, saluandoli come fanno i miei fratelli musulmani che giungono da lontano "Salam aleikum".
Leggo da Wikipedia: “La parola tabernacolo, nella tradizione ebraica e cristiana significa il luogo della casa di Dio presso gli uomini”. Ricordo, che un tempo ogni buon cristiano non poteva metterci occhi dentro il tabernacolo quell'edicola posta al centro dell'altare. Solo al sacerdote era concesso farlo avendo le chiavi che gli permettevano di aprirlo. Guardare la casa di Dio era peccato “mortale o veniale”. Non ricordo quale dei due. Come era peccato, perché vietato, al credente leggere fino al 1968 i testi sacri del cristianesimo cattolico. I fedeli, in questo, dovevano ignorare le parole ispirate dal Dio. I fedeli dovevano ignorare, ma credere . Poi, come ogni cosa proibita qualcuno aveva modo di leggerli. Quando il sacerdote con la sua chiave apriva il tabernacolo si poneva dando le spalle al fedele che stava nel tempio in silenzio e senza proferire parola con la comare o amico di turno. Maschi a destra e femmine a sinistra e queste con l'obbligo di indossare il velo o “muccaturi”. Anche i bambini erano divisi. Bambine nella navata di sinistra e maschietti a destra. Il velo veniva indossato dalle donne nei riti religiosi anche ai tempi della civiltà Sumera.
In Egitto, il tempio dedicato alla divinità del posto era frequentato da sacerdoti e sacerdotesse sempre ben puliti e ben rasati in ogni parte del corpo. Al dio o alla dea era riservato un edificio o meglio un luogo delimitato dal resto del complesso templare. Era la camera scura/oscura (Tabernacolo). Aveva accesso alla casa del Dio o della Dea, il sommo sacerdote. Si credeva, che il Sommo tra i sacerdoti incontrasse la divinità e proferisse con lei nel silenzio e nel buio della camera. Quando il Faraone anch'esso sacerdote e Sommo dei Sommi nelle sue visite in “Ta Meri” la terra amata dagli déi – Egitto - si portava e risiedeva per qualche giorno nel tempio, solo lui poteva accedere alla camera del dio o dea. La presenza del Faraone era segnalato alla gente del posto mettendo sulla facciata del tempio stendardi, bandiere e decorazioni varie. Il Sovrano d'Egitto era indicato con il termine “Per – äa” che si traduce con Uomo del Palazzo o La grande casa. Il Faraone era considerato ai tempi una santità e una divinità. Nelle processioni il tabernacolo era un manufatto che veniva trasportato a spalla come si fa ancora oggi, per i vari santi patroni. I santi protettori in Egitto si indicavano (inventavano) ogni qual volta si dava inizio alla costruzione di un nuovo insediamento abitativo e in prossimità degli ultimi cinque giorni dell'anno. Anche Cristo fu fatto nascere gli ultimi giorni dell'anno, ma con un documento ufficiale del 1994 la chiesa ha ammesso che non era vero. Quando uno dei faraoni (in questo momento non ricordo il nome) promise alla comunità semita la Terra Promessa, durante l'esodo o emigrazione il tabernacolo fu portato in Palestina la terra di Canaan.
Vi racconterò in seguito il miracolo che Mosè (che probabilmente non è mai esistito secondo gli storici. ma che fa parte dei miti e delle leggende anche ne regno accadico) dall'apertura delle acque per farci passare il popolo ebreo.
Se vi annoio ditemelo. Non vi fate problemi con me e se avete qualcosa da ribattere mi piacerebbe leggervi. Quello che scrivo è solo un sunto e non ha pretese di essere completo.
Siate o meglio siamo positivi perché la positività è benessere non solo mentale, e guardiamo il cielo per dirci forse “perché essere ingordi e perché incazzarci se il nostro tempo è ancora meno di un lampo). Di cuore: serene giornate.
P.S.
Ieri sera (giovedì) ho visto il segretario di stato (o regno) Vaticano, un alto prelato della chiesa dei poveri e degli ultimi della terra, parlare del viaggio di sua santità (tanto per dire) che è partito per andare in Mongolia. Parlava da povero tra i poveri dalla sua stamberga fatta di pareti di tavolacci e lamiere, un pavimento fangoso, sporco e umido, e sedie di legno recuperate da qualche piattaforma ecologica. nell'anulare della mano destra portava un anello recuperato da qualche catena di ferro. Ho pensato: ma questi preti e prelati pigliano per il c..lo la povera gente? C'è da "cilarsi di risati facendu anchi cazzulatumbuli" poi vi traduco a pensare che c'è ancora (fortunatamente sempre meno) gente che gli va dietro. .
Ritorno a parlare di quanto dell'antica religione o civiltà orientale è vissuta e vive ancora nel cristianesimo cattolico. Non conosco altri cristianesimi.
Il nostro vivere è un lampo. Molti aspetti dei miti e delle leggende (ci metto anche la religione), mutano lentamente. Di Mosè e del Diluvio universale se ne parlava in civiltà e popoli sparsi in tutto il globo millenni prima del Papiro Cristiano. Dall'oriente all'occidente, dalla Mesoamerica al Nord America. In Mesopotamia e più precisamente i Sumeri nei loro testi religiosi parlavano di un corrispettivo Mosè come in Egitto. Il tempo della storia è un tempo breve anche se le datazioni sembrano condurci lontano a ritroso.
I sacerdoti e le sacerdotesse egiziane si presentavano alla loro divinità nei riti dove si svolgevano ben puliti e rasati in ogni parte del corpo. Così facendo si mostravano puri al loro dio o dea. Nella tradizione cattolica fino a qualche anno fa, chi ricorda e ha la mia età, dovevamo mostrarci anche se il tempo aveva cancellato il ricordo puri di fronte al dio cristiano Cattolico presentandoci nel tempio con l'abito della festa, per molti, l'unico che si possedeva e, ben puliti dopo aver fatto il bagno nella bagnarola, quando ancora non c'era ancora in casa la vasca da bagno. I frati mostravano la tonsura sul capo (una rasatura a mo' di cerchio) mentre i preti esibivano sul capo la chierica. Questa rasatura oggi, mi sembra non più praticata, rimanda alla pulizia e rasatura dei sacerdoti e sacerdotesse del Tempio. I sacerdoti e le sacerdotesse indossavano anch'essi indumenti sempre puliti quando si mostravano al divino.
Desidero fare una precisazione. Io non frequento templi perché il tempio più bello che frequento e il cosmo tutto. Lo cerco ogni mattina e non ho bisogno che un altro parli di Lui e per Lui. Se entro in un tempio se mi è possibile (ho dei problemi motori e non sempre mi è concesso farlo) mi tolgo le scarpe per rispettare un luogo che altri ritengono sacro. Credo e in questo sono credente di rispettare ogni forma religiosa. Gli déi di ogni parte del mondo dicono la stessa cosa. E se qualcuno non crede in ciò che scrivo mi piacerebbe che controbattesse con argomentazioni.
1) gli sbarchi di questi clandestini africani aumentano di giorno in giorno, molti purtroppo ci lasciano la pelle e molti altri giungono sulle nostre coste. Che fa la Lega?
2) la benzina continua ad aumentare come mai prima ? Che fa la Lega?
3) la sicurezza, anche a Malnate, è preoccupante! Che fa la Lega?
4) i parlamentari si aumentano gli stipendi (sono i più pagati in Europa). Che fa Lega?
non rispondete, o padani, che è colpa del PD e 5 Stelle, perchè questi oggi contano niente.
signori Marirose, Fabio, leghisti puri e duri, ditemi voi.
Non chiedo niente alla signora Paola perchè la ritengo una democristiana.
Mi stavo dimenticando del perché della Pianura Padana. Hanno scelto o meglio previsto la Pianura Padana perché essendo piana i due camelidi in fase di rodaggio mentre camminano (ma poi camminano,caval cano o cammellano?) consumano meno gli zoccoli delle zampe.
Buona lettura augurandovi un cuore sereno e aperto alle bellezze del cosmo di cui facciamo parte e che siamo tenuti a custodire amorevolmente.
Quante sciocchezze scrivono i soliti fuori di melone;di solito lo fanno a temperature medie, adesso con il solleone si scatenano.
Arriveranno i temporali??
Solo l'ignoranza (da ignorare), crede spesso ciò che non è vero e a credere a quanto gli hanno messo in testa con il continuo dire che i nuovi giunti nel nostro paese vogliono islamizzarci. L'incontro con altre culture e religioni, contribuisce a generare e a formare inevitabilmente per tutti altre culture, che mescolandosi, stavo per dire: “frullandosi”, formano nuove conoscenze e pensieri, costruendo nuove e sempre più complete società eculture. É successo sempre così. Le religione e le loro credenze dicono le stesse cose che si possono sintetizzare: “Non fare agli altri ciò che non vuoi che altri facciano a te” o se vogliamo: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ora, quando sento dire certe sciocchezze da coloro che usando i mezzi di comunicazione possono farsi ascoltare da molti, mi vien da sorridere a pensare a quanti vanno dietro a queste imbecilli banalità. Anzi mi chiedo quando coloro che si fanno ascoltare e a far credere hanno letto l'ultima volta il Papiro della religione Cristiana, il Corano, la Torah, l'Avesta, ecc.... Suppongo l'abbiano fatto, ma in questo mi posso sbagliare quando, per quelli della mia età, le mamme ci hanno fatto indossare i pantaloni per la prima volta. Io non frequento templi,frequent o il tempio più bello, l'universo tutto che mi circonda e mi coinvolge, ma quando mi capita di farlo, per quanto mi è possibile mi tolgo le scarpe per rispetto di un luogo ritenuto sacro dal credente o dai credenti. Entro cercando di ascoltare e capire non sentendomi meglio di un altro. Gli dei sono molti e ognuno che li professa merita rispetto e accoglienza. Nessun Dio credo sia meglio di un altro visto che tutti gli dei dicono le stesse cose fondamentalment e. Non ho, come dico sempre limiti e barriere nel mio pensare e se un migrante che giunge da lontano vuole costruirsi un luogo di culto non sono certo io con il mio riflettere e pensare a impedirglielo. Il Dio cristiano è stato uno dei tanti dei migranti e il suo Maestro Gesù, è stato quello che qualcuno oggi potrebbe definire extracomunitari o. Il mio conoscere mi permette di sapere quanto ancora delle divinità dell'Antico Egitto è presente in alcuni aspetti formali e sostanziali nel cristianesimo occidentale. Desideravo ricordare ai miei concittadini che lì dove oggi si venera la madonna nera al Sacro Monte di Varese un tempo c'era un tempio dedicato alla Dea Iside (la madonna nera dell'Antico Egitto) quella stessa di cui si pensava vergine nonostante avesse partorito. Una storiella che i sacerdoti dei templi cristiani hanno fatto propria. Ma questa storiella che fa parte di un mito della religione dell'Antico Egitto mi piacerebbe raccontarla successivamente come tante altre. Ai miei cittadini un invito a leggere per conoscere perché conoscere ci rende liberi per non essere schiavi del pensiero che altri ci mettono in testa. Serene giornate.
portano la tonaca rossa e nera. Penso, come ho detto, ogni tanto penso che ogni tanto pensa (Francesco), di mandare af....ulo la sua corte e ritornarsene a casa. E c'è ancora gente che crede che la chiesa è la "casa dei poveri e degli ultimi della terra" che è diverso di credere nel divino. A proposito lo cerco ogni mattina guardando il cielo ma non l'ho ancora trovato. Pensate di me quello che volete, è importante per me quello che io penso di me. Serena settimana a tutti e as salam Aleikum.
La scuola iniziava il primo di ottobre nel millenovecento cinquantotto. Stavo da un mese ma forse anche meno a Biandronno. Dovevo frequentare la quarta elementare. Mi accompagnarono a scuola mamma e i miei due fratelli. Mamma era vestita con l’abito della festa. Noi bambini eravamo puliti con le unghie ben nette e vestiti decorosamente.
I miei genitori ci tenevano che facessimo bella figura. Eravamo migranti. Presentarci puliti e con l’abito buono, era un modo per mostrarci che non eravamo diversi degli abitanti del posto.
Mamma mi presentò alla maestra Vanetti che in men che si dica, mi assegnò un posto in fondo alla classe e alla sinistra della cattedra. Stavo seduto a fianco di Augusto.
Era una classe mista.
Intimidito e incuriosito, guardai i miei compagni di classe che vedevo solo di spalle. L’anno scolastico precedente, lo avevo trascorso a Llimmara, una piccola frazione di Condofuri, che stava sulla costa ionica calabrese.
Mi sentivo spaesato tra bambini che non conoscevo e che ogni tanto si giravano per guardarmi, anche loro interessati. Ero nuovo nella classe.
Mi recavo a scuola percorrendo un lungo tratto di strada a piedi. Da piccoli, le misure si percepiscono diversamente da quando si è grandi ma la distanza tra casa e scuola ancora oggi grande.
Il giovedì che c’era il rientro pomeridiano, la strada la percorrevo tra andata e ritorno due volte e sempre solo. Quando c’era cattivo tempo, il giovedì nell’intervallo di mezzogiorno stavo in scuola attendendo di riprendere le lezioni pomeridiane.
Mi accomodavo in corridoio al piano terra dell’edificio e mangiavo dei panini con la mortadella, che era più saporita di quella attuale. Il cibo lo acquistavo nel negozio di generi alimentari che stava di fronte la scuola.
La signora Parola prima di prepararmi i panini mi chiedeva sempre se la mamma sapeva che acquistavo il mio pranzo. Rispondevo:
“Sì, si”, chinando contemporaneame nte il capo ogni qualvolta pronunciavo sì.
Una volta che i panini erano pronti, me li riponeva in un sacchetto di carta. Poi, senza perdere tempo, cercava il “libretto blu”, della nostra spesa e segnava “il conto”.
Nel “libretto blu” si usava scrivere gli acquisti fatti. Si segnava la data, poi una breve descrizione dell’acquisto e sulla destra, possibilmente incolonnati i corrispettivi economici.
Si saldava “il conto” in genere alla fine del mese quando gli operai, i lavoratori percepivano il salario. Chi stava bene, non aveva il libretto potendo pagare subito.
La frutta non rientrava nelle nostre abitudini alimentari perché costava assai. Ricordo, che vicino la scuola, sulla strada che mi portava a casa, c’era un fruttivendolo. Una sola vetrina nulla di più. In vetrina ogni tanto c’erano esposte delle banane.
Le banane si potevano guardare. Costavano veramente tanto. Ogni tanto mamma ne acquistava una che divideva in tre. Un pezzo per ogni figlio. Io la gustavo lentamente per farla durare più a lungo.
Il primo giorno di scuola ebbi bisogno di andare in bagno. Dovevo far pipì. Non sapendo dove fosse il gabinetto, la maestra, mi fece accompagnare da Piera, che mi portò in corridoio e frettolosamente m’indicò la porta dei servizi.
Entrai e sulla destra del locale notai dei lavandini e in mezzo al pavimento un buco che con il passare degli anni imparai chiamarsi sifone. Intimidito, confuso e non conoscendo ancora la scuola scambiai quel buco per il posto, dove urinare.
Mi stavo scaricando quando, da una porta vidi apparire una bambina che, stupita nel vedermi lì, m’indicò frettolosamente dove erano collocati i servizi. Stavano oltre la porta, dove era giunta. Quando vennero a saperlo i miei compagni di classe mi canzonarono.
L’intervallo lo trascorrevamo nel cortile che stava dietro la scuola. I miei pari giocavano al “Te ghe lè”. Io, che ero un nuovo arrivato in quella classe cercai di inserirmi e partecipare al gioco. Nella scuola di Llimmara si giocava allo stesso modo.
Volevo giocare e prendere confidenza con i compagni. Qualcuno con tono cattivo mi chiamò “Terrone” e con un gesto della mano m’indicò di mettermi da parte. Sapevo, mi era stato riferito, che “Terrone” era un insulto razzista che degli imbecilli del posto lo esprimevano rivolgendosi ai meridionali e ai Veneti che erano considerati dei “Terroni del nord”.
Ancora oggi ci sono degli imbecilli razzisti del posto, che non usano il termine Terrone rivolgendosi a chi giunge da paesi africani e non solo, che l’occidente ha sfruttato e ridotti alla fame.
Quando mi sentì apostrofato con quell’epiteto, chinai il capo, incrociai le braccia e mi misi da parte. Non capivo il loro comportamento. Mi sentì rimbuttato dal loro gioco. Non fu un bell’intervallo . Solo le bambine compresero il mio disagio ma il loro gioco era da femmine.
In seguito quando mi apostrofavano “Terrone”, mi accantonavo sempre con le braccia incrociate a mo’ di difesa e con il capo chino. Ogni tanto alzavo il capo per vedere come stavano le cose per cercare di ritornare vicino a loro. Quando poi parlavano nell’idioma locale, mi sentivo messo da parte e isolato. Non mi aiutava a inserirmi il mio modo di parlare, che risentiva del mio italiano meridionale e dell’inflession e dialettale calabrese.
Imparai, che i bambini educati o maleducati dai grandi quando vogliono sanno essere molto cattivi.
Non era un bell’intervallo .
Solo quando rientravo in classe, mi rasserenavo. C’era la maestra Vanetti che, prestava attenzioni per tutti. Tornavamo a essere scolari e a seguire le regole che ci impartiva la maestra.
Dedico questo mio scritto a quano emigranti giungono da noi, augurando loro di trovare la speranza che cercano.E li abbraccio tutti idealmente.
Namaste
Quando restituirò
il mio corpo a
Madre Terra,
cantate, ballate
e pensate:
“Amava la Vita”.
E se venite
ad accompagnarmi
nella mia nuova dimora
non dite:
“che brava persona…poverin o”.
L’ipocrisia non mi appartiene.
A quando la santificazione. Lo Stregone quello vestito di bianco che sta dalla parte dei ricchi e dei poteni quando lo santificherà? Dai Francesco aspetto che lo santifichi.
Il PD non vincerà mai se i militanti tutti vogliono fare i primi della classe. Partito di Democristiani continuate a fare i ragionieri e ragionate secondo i bilanci e il profitto, che i fascisti si jaccunu e si jaccherannu di risati.
Ho letto i lamenti di Punto e due punti a proposito dello slalom che anch'io faccio ogni giorno in via Matteottti a che punto sono le lamentazioni come sosteneva virgola?
P.S. Quanto mi mancano i Democristiani di un tempo.
Regalo ai miei concittadini un pensiero.
Ho bisogno
ogni giorno di donare
un gesto gentile
perché cosi facendo
egoisticamente lo faccio per me.
Ho bisogno di seminare gentilezza
perché dal seme gentile nasce bellezza.
Fallo anche tu
non costa nulla
ma riceverai ricchezza.
L’Amore
non ha spazio,
non ha tempo,
non ha misura,
non si misura.
Si accoglie con un sorriso,
lo si coccola,
lo si asseconda,
si fa uno.
Né cielo, né terra
lo può contenere.
L’Amore si vive
e se vivi l’Amore,
non hai misura.
Ai miei concittadini che mi leggono auguro giornate serene con la pace nel cuore.
P.S.
Scrivo con il convincimento di non essere nè poeta nè scrittore. La strada è lunga per diventarlo come da quì e in Terronia.
che ha sognato
di cambiare il mondo,
con eschimo verde
e scarpe da ginnastica,
accompagnato dai Beatles
e i Rolling Stones.
Sogno ancora di cambiare il mondo,
ma non ho l’eschimo
e scarpe da ginnastica.
Sogno di cambiare il mondo,
con i capelli bianchi
e qualche ruga sul volto.
L’importante è pensare,
che posso ancora
cambiare il mondo.
Landini se non scendiamo in piazza come si sta facendo in francia con la minchia riusciamo a risolvere i problemi del lavoro. Quanto mi mancano i termini "Capitalismo e Proletariato, Nord e Sud uniti nella lotta. W la lotta di classe. Ho scentito dire da alcuni imbecilli che stanno tornando i comunisti italiani. Ditemi dove sono che vorrei unirmi a loro. Serena settimana ai miei concittadini. .
Vanno al tempio
per recitare parole
per fingere come fa l’attore
per mostrare bravura
al pubblico presente.
Non vado al tempio,
non so recitare,
evitando così di barare
e raccontar bugie.
Non vado al tempio
per mostrare finta bontà e bravura
al pubblico corrente
facendo credere di parlar a
Dio.
Eppure son mercante, ricco
e Fariseo.
Ho detto un giorno ad una suora o se vi piace di più sorella che portava anch'essa il velo, che entrerò nel tempio quando gli stregoni cacceranno dal luogo sacro i mercanti, i ricchi che non si vergognano della loro ricchezza che inevitabilmente produce povertà, e di persone in difficoltà ne conosco.
Serene giornate ai miei concittadini.
Terrone
Ero bambino.
Avevo nove anni, forse otto.
Non importa ero un bambino.
Mi chiamavano terrone
chinavo il capo guardando a terra.
Mi sentivo offeso,
dagli altri bambini
e mi spostavo di lato.
Non capivo
volevo giocare con loro ma
mi chiamavano terrone
Ho poi lottato, lavorato, studiato
Per essere come tutti.
Son diventato…
non importa cosa
Quando son diventato…
ho pensato e sognato,
di aver sputato in faccia a quanti
mi hanno chiamato terrone.
Commettevo un errore
li profumavo.
.
Sono stato a Cassinetta di Biandronno a partecipare alla manifestazione in difesa dei posti di lavoro Whirlpool. Ho sorriso amaramente pensando che il potere ci ha convinti che i comunisti tolgono la libertà d’impresa e di pensiero.
Secondo voi, in questo grave momento di pandemia, quale è la maggiore preoccupazione degli italiani? La salute o la perdita del posto di lavoro?
Secondo il mio ragionamento la salute occupa nella mente di ogni individuo il primo posto. La pandemia rende il bisogno di stare bene in salute una necessità inderogabile. La salute prima di tutto poi il resto. In questo momento il reddito non è considerato un grande problema. Come non è considerato un problema la crisi di lavoro che la pandemia sta creando. Le coperture sociali varate dal governo stanno prorogando momentaneamente la gravissima questione del lavoro e del reddito.
Le varie forme di copertura sociale tra cui la cassa integrazione ed il reddito di cittadinanza stanno momentaneamente mascherando la crisi occupazionale che esploderà all’atto della loro cessazione o dopo il superamento della pandemia. Anche la tecnologia, usata per cacciare la gente dai posti di lavoro, contribuisce ad appesantire la disoccupazione, La chiusura definitiva delle tante attività commerciali ed imprenditoriali , porteranno in primo piano il disastro del lavoro, quindi del reddito. La mancanza di un reddito porterà alla povertà tantissimi cittadini.
Cosa bisognerebbe fare per evitare che ciò accada?
Le tecnologie che sono state inventate sono state utilizzate male. Invece di far fare alla tecnica una buona parte del lavoro, lasciando agli uomini maggior tempo per se stessi e creare nuova occupazione, sono state utilizzate per cacciare la gente dai posti di lavoro.
Facendo degli esempi semplici, semplici: le autostrade, i caselli prima occupati da esseri umani ora sono quasi tutti automatizzati; nei supermercati, le casse automatiche sostituiscono gli esseri umani. In entrambi i casi sono stati eliminati posti di lavoro. In questo caso i padroni, sostenuti dall'incoscienz a degli utilizzatori, aumentano i propri profitti. Che fine hanno fatto i lavoratori sostituiti dalle macchine?
Se la società attuale, non rendendosi conto della drammatica situazione che si sta creando, non costringe la politica ad intervenire, con "lavorare meno lavorare tutti" , il disastro sarà solo umano.