Carola Botta
Con l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti firmato tra l’Italia e l’Austria-Ungheria il 4 novembre 1918 si sancisce la fine della Prima guerra mondiale. A distanza di anni si ricorda e si celebra ancora oggi quella data, diventata con il tempo simbolica, per rappresentare una serie valori alla base dell’unità del popolo italiano. Un anno dopo la firma dell’importante trattato, lo stesso giorno viene istituita anche la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, unica festa nazionale celebrata prima, durante e dopo il fascismo.
In questa giornata si intende ricordare, infatti, il ruolo dei nostri militari in Italia e all’Estero, impegnati in tante missioni per la sicurezza e la pace di migliaia di persone e, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora come per quelli di oggi.